IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 4 settembre
2019 di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre  2019,
con il quale il dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano  e'  stato
nominato Ministro senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 5 settembre 2019 con il  quale  al
Ministro senza portafoglio dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano
e' stato conferito l'incarico per il sud e la coesione territoriale; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante
«Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio
e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati
dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in  legge,
con modificazioni, dalla  legge  30  luglio  2010,  n.  122,  recante
«Misure urgenti  in  materia  di  stabilizzazione  finanziaria  e  di
competitivita' economica», e, in particolare, l'art. 7, comma 26, che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri le  funzioni  di
cui all'art. 24, comma 1,  lettera  c)  del  decreto  legislativo  30
luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree
sotto utilizzate, fatta eccezione per le funzioni  di  programmazione
economica e finanziaria non comprese nelle politiche  di  sviluppo  e
coesione; 
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011,  n.  8,  e  successive
modificazioni ed integrazioni, recante «Disposizioni  in  materia  di
risorse  aggiuntive  ed  interventi  speciali  per  la  rimozione  di
squilibri economici e sociali, a norma dell'art.  16  della  legge  5
maggio 2009, n. 42»; 
  Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge,
con modificazioni, dalla legge  30  ottobre  2013,  n.  125,  recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione   nelle   pubbliche   amministrazioni»,    e,    in
particolare,  l'art.  10,   concernente   misure   urgenti   per   il
potenziamento delle politiche di coesione,  che  ha  attribuito  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri  specifiche  funzioni  relative
alle politiche di coesione; 
  Visto il comma 1 dell'art. 10 del citato  decreto-legge  31  agosto
2013,  n.  101,  che  ha  previsto  l'istituzione  di  una  struttura
dedicata, denominata «Agenzia per la coesione territoriale»; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di  stabilita'  2015)»  e  in  particolare  l'art.  1,   comma   703,
concernente la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione
per il periodo 2014-2020; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014,  n.  133,  convertito  in
legge, con modificazioni, dalla  legge  11  novembre  2014,  n.  164,
recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione
delle  opere   pubbliche,   la   digitalizzazione   del   Paese,   la
semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e
per la ripresa delle attivita' produttive», e, in particolare, l'art.
33, comma 13; 
  Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito in  legge,
con modificazioni,  dalla  legge  4  agosto  2017,  n.  123,  recante
«Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016, recante «Istituzione della  Cabina  di  regia  di  cui
all'art. 1, comma 703, lettera c) della legge 23  dicembre  2014,  n.
190»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive  modificazioni  ed  integrazioni,  recante
«Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del  Consiglio
dei  ministri»  e,  in  particolare,  l'art.  24-bis,   relativo   al
Dipartimento per le politiche di coesione; 
  Ritenuto opportuno delegare al Ministro per il sud  e  la  coesione
territoriale, dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano, le funzioni
di cui al presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. A decorrere dal 26 settembre 2019, al Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano, di
seguito denominato Ministro, e' delegato l'esercizio  delle  funzioni
di   coordinamento,   indirizzo,   promozione   d'iniziative,   anche
normative,  vigilanza  e  verifica,  nonche'  ogni   altra   funzione
attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei
ministri o al Ministro delegato per la  coesione  territoriale  e  il
Mezzogiorno, o per il sud, relativamente alla materia delle politiche
per la coesione territoriale e per gli  interventi  finalizzati  allo
sviluppo del Mezzogiorno. 
  2. In particolare, fatte salve le competenze attribuite dalla legge
ai singoli Ministri, il Ministro, quale  Autorita'  politica  per  la
coesione, e' delegato a: 
    a) esercitare le  funzioni  di  cui  all'art.  7,  comma  26  del
decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e le  funzioni  di
cui all'art. 1, comma 703 della legge 23 dicembre 2014, n. 190; 
    b) presiedere la  Cabina  di  regia  istituita  con  decreto  del
Presidente del  Consiglio  dei  ministri  25  febbraio  2016  per  la
programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020,  di
cui all'art. 1, comma 703, lettera c) della legge 23  dicembre  2014,
n. 190; 
    c) esercitare le funzioni attribuite al Presidente del  Consiglio
dei ministri, di cui all'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n.
101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge  30  ottobre
2013,  n.  125,  e  in  particolare,  al   fine   di   garantire   il
coordinamento, il monitoraggio e l'adozione di  idonei  strumenti  di
impulso e di accelerazione, ad adottare puntuali atti di indirizzo  e
programmatori in relazione a quanto previsto dal citato art.  10  per
lo svolgimento delle funzioni e delle attivita' proprie  dell'Agenzia
per la coesione territoriale; 
    d)  promuovere  e  coordinare  le  politiche  e  gli   interventi
finalizzati allo sviluppo economico dei territori,  ivi  comprese  le
aree interne, in una logica di coesione, e in coerenza con le  azioni
funzionali  al   soddisfacimento   dei   livelli   essenziali   delle
prestazioni di cui alla lettera m) dell'art. 117  della  Costituzione
avuto riguardo anche all'utilizzo dei Fondi strutturali europei e  ai
programmi  di  supporto  alle  riforme,  nonche'  alle  strategie  di
attuazione e revisione della programmazione comunitaria  2014-2020  e
di  coordinamento,  indirizzo  e  definizione  della   programmazione
comunitaria 2021-2027, rapportandosi con le  istituzioni  dell'Unione
europea e favorendo e indirizzando i processi di concertazione  e  di
interscambio, nell'ambito  dei  diversi  livelli  istituzionali,  tra
soggetti e  tra  competenze  operanti  nell'economia  dei  territori,
nonche' assicurando sinergia e coerenza delle relative  politiche.  A
tal fine, il Ministro adotta le iniziative necessarie  per  garantire
un costante e sistematico monitoraggio della dinamica delle  economie
territoriali  per  poter  promuovere  interventi  o  azioni  volte  a
accelerare processi economici di sviluppo; in tale ambito,  individua
strumenti per favorire il Mezzogiorno al fine di ridurre  il  divario
economico e sociale con le regioni del centro-nord; 
    e) promuovere e coordinare  le  strategie,  le  politiche  e  gli
interventi, da perseguire a livello nazionale ed europeo,  in  favore
delle  aree  interne,  con  particolare  riferimento  alla  Strategia
nazionale per le aree interne; 
    f) concorrere alla promozione  degli  interventi  in  materia  di
politiche relative alle aree urbane e metropolitane, da perseguire  a
livello  nazionale  ed  europeo,  anche  partecipando   al   Comitato
interministeriale per le politiche urbane; 
    g) presiedere la Cabina di regia di cui all'art. 33, comma 13 del
decreto-legge 12 settembre 2014, n.  133  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164; 
    h) presiedere la Cabina di regia di  cui  all'art.  5,  comma  1,
lettera a-quater) del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito
in legge, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123; 
    i) esercitare le funzioni di cui al decreto-legge 20 giugno 2017,
n. 91, come convertito in legge, con  modificazioni,  dalla  legge  3
agosto 2017, n. 123, e  in  particolare,  al  fine  di  garantire  il
coordinamento, il monitoraggio e l'adozione di  idonei  strumenti  di
impulso e di accelerazione, ad adottare puntuali atti di indirizzo  e
programmatori  in  relazione   a   quanto   previsto   dal   predetto
decreto-legge; 
    l) promuovere e monitorare l'attuazione delle disposizioni di cui
all'art. 7-bis del decreto-legge n. 243  del  2016,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18; a tal  fine  sono
delegate al Ministro, con riferimento  al  Mezzogiorno,  funzioni  di
impulso e coordinamento per favorire e accelerare piani  e  programmi
nazionali di investimento; 
    m)  definire  e  disciplinare,  ai   sensi   dell'art.   34   del
decreto-legge 30 aprile 2019,  n.  34,  recante  «Misure  urgenti  di
crescita economica e per la risoluzione di specifiche  situazioni  di
crisi», le linee di intervento  e  di  attivita'  del  «Piano  grandi
investimenti - ZES», raccordandosi, per  quanto  di  competenza,  con
l'Autorita' politica  delegata  in  materia  di  coordinamento  della
politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici di
interesse nazionale. 
  3. Per l'esercizio delle funzioni di cui al presente  articolo,  il
Ministro si avvale del Dipartimento per le politiche di  coesione  di
cui all'art. 24-bis del decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni ed integrazioni,
recante l'ordinamento delle strutture generali della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri.